Nel centro di Roma c’è un ristorante che fa felici i buongustai amanti del pesce
Dal 1938 ad oggi il Pierluigi ha vissuto un’evoluzione consapevole che lo porta ad essere tra le insegne più amate in città tanto per la cucina di Fabrizio Gagliardi, prevalentemente di mare, quanto per il servizio e la cantina da 14mila bottiglie.
Lo si scopre gradualmente, avanzando con passo rilassato sui sampietrini che circondano il centro di Roma, un luogo dove i rumori vengono attutiti, le strade stesse, le case, i negozi, appaiono come entità separate che pulsano in un al di là.
In questo al di là c’è Pierluigi, ristorante di pesce tra i più esclusivi della Capitale, un’insegna che nasce nel 1938 e che tutt’oggi stupisce l’ospite con assaggi contemporanei e calici di vino selezionati.
«Questo ristorante ha una storia lunga. Tutto è iniziato nel ’38 quando il signor Umberto Pierluigi lascia Borbona, un piccolo paese in provincia di Rieti, per raggiungere Roma». A parlare è Lorenzo Lisi, oggi titolare di Pierluigi grazie alla lungimiranza del padre Roberto che rilevò il ristorante nel 1980. «All’inizio questo locale aveva tutta un’altra identità e anche un altro nome. Si chiamava Pierluigi er faciolaro in onore delle origini rietine del signor Umberto e a quel piatto tipico a base di fagioli del suo paese», continua Lorenzo. Negli anni ’70 sarà la figlia del signor Umberto a prendere le redini del locale e a decidere di cambiare il nome. Nei primi anni ’80 arriva il signor Roberto Lisi a rilevare l’attività e ad apportare gradualmente diverse modifiche strutturali finalizzate ad ampliare la capienza del ristorante che oggi accoglie, tra la sala interna e quella esterna, oltre 200 persone.
Arriviamo poi al 2010 quando il testimone passa di padre in figlio «Con il mio arrivo, Pierluigi ha iniziato la sua vera trasformazione. Non ho stravolto l’impronta data da mio padre fatta di cura del cliente e grande accoglienza. Ho però voluto trasformare gradualmente Pierluigi nel ristorante contemporaneo che è oggi», conclude Lorenzo.
Illuminato e avanguardista, Lorenzo negli anni non ha lasciato nulla al caso, neppure la grande manutenzione della facciata esterna affrescata del palazzo che accoglie l’attività, Palazzo Ricci, che dà il nome alla piazza rinascimentale del 1500 in cui si trova il ristorante. Nel 2018 la proprietà di Pierluigi ha totalmente finanziato il restauro di questi affreschi realizzati nel 1500 da Polidoro da Caravaggio, tornati all’attuale bellezza grazie all’intervento della Sovrintendenza delle Belle Arti che è riuscita a ritrovarne i disegni originali al Louvre di Parigi.
La proposta gastronomica di Pierluigi ha negli anni preso una direzione e un ritmo sempre più personale, arricchito di tecniche e idee personali. «Il nostro menu si compone all’80% di piatti di pesce» spiega Fabrizio Gagliardi, executive chef del ristorante dal 2022. Classe 1989, casertano di nascita, lo chef Gagliardi prima di approdare a Roma ha maturato esperienze in giro per l’Italia, alle tavole stellate della Posta Vecchia sulla costa romana e del Mandarin di Milano e ancora in Spagna.
La cucina di Fabrizio è una cucina golosa, piaciona nel senso positivo del termine, concreta e diretta. Il suo menu non è facile, non cerca la via più veloce e breve per il piacere ma quella più giusta e corretta, che non perde per strada pezzi importanti del gesto del mangiar bene. Da Pierluigi si celebra la bellezza e non la spettacolarità del cibo, fatta di verità e d’ispirazione prima che di effetto e artificio. «Noi vogliamo che i nostri ospiti riconoscano, nei piatti che portiamo a tavola, la grande ricerca che facciamo in fatto di materia prima, i sapori netti», continua Fabrizio entusiasta di lavorare ogni giorno ingredienti eccezionali, fondamenta della sua cucina…
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